
Sabato 12 novembre 2016: era una sera buia e tempestosa… Dovevo andare a Vezzano Ligure, per partecipare alla cerimonia conclusiva del premio letterario M.Tobino (ero felice: avevo vinto il primo premio con un racconto sul tema del disagio).
La mattina, però, c’era stata pioggia torrenziale e la previsione non prometteva nulla di buono, temevo fortemente mi saltasse questo importante appuntamento. Sapevo che la mia amica Patrizia, che abita in zona, sarebbe andata comunque, così l’ho chiamata al numero della palestra che gestisce da anni alla Spezia.
“Hai tempo fino alle 15 per decidere – mi ha detto energica – io esco da qui a quell’ora e posso passare a prenderti, andiamo su insieme.”
“Ma tu… vieni con la Twizy?”, le ho chiesto titubante (già sapevo la risposta: lei viaggia così, ogni mattina scende da Vezzano e viene in palestra sulla piccola macchina a due posti). Alla risposta affermativa ho aggiunto: “E io, come ci entro?”
“Ci entri, ci entri, ti insegno come si fa.” Lei è sempre positiva, col suo entusiasmo riesce a contagiare chiunque, così mi sono decisa, e ho fatto bene. Mi sarei persa una bella serata e un viaggio divertente sulla miniauto.
Viaggio di andata e ritorno: tempo da lupi, curve, buio pesto, vento stratosferico (nella sala della premiazione picchiava forsennato ai vetri delle finestre), ma niente pioggia (Patry tiene a bada anche gli elementi atmosferici).
Dopo questo tirocinio io e la Twizy siamo diventate amiche, l’altro giorno l’ho persino accarezzata sul cofano! Lei credo abbia gradito.
E, udite udite, le ho dedicato i seguenti versi, da cantare e ballare sul ritmo di “Attenti al lupo” del grande L.Dalla.
La Twizy
C’è una Twizy piccola così
lucida e nera, è da provare
devi solo lasciarti andare.
C’è una Twizy piccola così
le portiere sono ali
le solleva e puoi entrare
e sul tettuccio piccolo così
un portabagagli originale.
Attenti a Patry
attenti a Patry!
C’è una donnina piccola così
al volante, pronta a scattare
ti dice: “Forza, ce la puoi fare!”
Se hai le gambe lunghe come me
è un’impresa nucleare
ti dovrai lenta incastrare
dentro la Twizy
dentro la Twizy
Quando infine sei planata giù
pensi:”Da qui chi si alza più?”
Ma poi parte e ti par di volare
su un’astronave eccezionale.
C’è una Twizy piccola così
ma tanto grande che ti fa viaggiare
nello spazio interplanetare.
Evviva Patry
evviva Patry!
Lei al volante ci sa proprio fare
ai lampi, ai tuoni può comandare.
Amore mio, non devi stare in pena
io non sono una balena
sono entrata e saprò uscire
ma da te non vo’ tornare
con l’aiuto del buon Dio
non temo i lupi là nel bosco
dentro la Twizy
dentro la Twizy
oh oh oh oh oh
oh oh oh oh oh …