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Cattiva!

aprile 05, 2018  Author: Margherita Bertella Category: Senza categoria   0 Comments

All’incontro settimanale dell’Officina, stasera, le partecipanti sono state invitate a scrivere sul tema : “Cattiva! Sei una bambina cattiva!” Come sempre sono venuti fuori brani interessanti, spunti per approfondimenti ulteriori, da cui possono nascere racconti o poesie.
Non ho resistito, ho scritto anch’io, “a tempo”, ovvero velocissimamente, senza staccare la penna dal foglio, senza fermarmi a pensare, cancellare, modificare, ecc. Ecco il risultato:

“Cattiva! Sei una bambina cattiva, brutta gallina, faccia di culo, ti sbatterei la testa sul muro,  cattiva disubbidiente, voglia di far niente, distratta, guarda che ti meno, ti strappo i capelli, sono brutti i bambini ribelli, che ti credi di poter fare il comodo tuo, di fare la matta, i capricci, le bizze, con me non attacca, ti spacco la schiena, te la faccio venire io la lena, altro che testa piena di sogni, in riga devi stare se non vuoi farti malmenare, fai quello che dico io, ti vesti come dico io, studi come dico io, mangi come dico io, e se non l’hai ancora capito lo capirai, o saranno guai! Zitta devi stare, neppure fiatare, le brave bambine obbediscono, le gonne non le tirano sopra i ginocchi, non ridono sguaiate, non escono senza fare i compiti, non sbuffano, non frignano. Perfino la panettiera mi ha detto che sei strana, l’altro giorno, fammi vedere qua, non porti nemmeno la sottana! Le mutande ce le hai, almeno? Non scappare, fai vedere, fa’ vedere alla mammina! Sgualdrina, se ti riscopro che ancheggi ti gonfio, cattiva, sei una cattiva bambina!
Cattiva, sei una bambina cattiva, bislacca, baldracca, linguaccia che fai quel che vuoi, sono sempre cavoli tuoi, porti a spasso i buoi, incidi castelli di rabbia, riempi il cuore di sabbia, non puoi restare sempre in gabbia e te ne sbatti i coglioni dei bei paroloni, delle promesse sempre le stesse, la lancia la punti alle stelle tue lontane sorelle, nel cuore la devi ficcare a chi ti fa male, brucia il sale delle ferite, la vite è seccata, il mondo è una zozza frittata scotta, ricotta andata a male, rinuncia a salire le scale se non ce la fai, prendi il tramvai, montaci e vai, non pensare che non ce la fai, non darti la zappa sui piedi, corri e poi siedi a riprendere fiato, guarda puoi persino mangiarti un gelato di fragole rosse, riempi le fosse di gigli, bianche colline fanno i conigli e non li pigli, non è vero che sono vili i conigli!”

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